Un’altra Venezia
Il rumore del barchino si fa sempre più nitido, fino a dove tre gradini, umidi di alghe e di muschi, permettono di scendere alla fondamenta. Mai tornarenei luoghi che
Incontri
Scandiscono i passi, da quando il portone si chiude e un’altra giornata si apre. Il sedano spunta dalla borsa di Pina, quella dell’ultimo piano. Farà
Venezia, trovare se stessi, un giorno, così.
Scivola un viaggio che sa dove porta. Il treno confonde i contorni del lago velato di nebbia. Lago silenzioso, il sole ancora non ha fatto