Bagagli
Written by paola on novembre 16, 2021
Bagagli
“Sai, io non sono mai stata a Roma. Mio marito è lì per lavoro. Mi piacerebbe raggiungerlo per il fine settimana.”
“Prendi un treno e vai!”
“Non so come si fa.”
Si apre un abisso di incredulità, di tenerezza, un bisogno femminino, ancestrale di aiutare. Gli occhi della donna parlano da soli. L’aspetto moderno, il piglio deciso, il taglio di capelli sfumati all’ultimo grido di modernità non sanno come si fa a salire su di un treno e andare.
La casa è perfetta, pulita, vetri a scorrimento, gradini d’accesso rifiniti in marmo. Scesi quei gradini, è un giardino curato, scesi quei gradini Roma è un nome senza capacità.
Si riavvolge veloce la memoria, si scorre il bagaglio di conoscenza che permette di decidere, di scegliere, di partire. Ed è strano come ci si renda banalmente conto quanto banale non sia riempire con curiosità e sete di sapere i vani incernierati o resi sicuri da cinghie che si uniscono tra loro, far stridere la zip, inserire il codice e andare.
Fare una valigia di esperienze: cose ci si mette dentro e perché lo si fa? Quanto incidono il tempo, la voglia, l’insicurezza? Troppo spesso viene dato per scontato il sapere, il tempo che ci vuole e che è servito per iniziare a riporre in valigia i primi indumenti per coprirsi dall’ignoranza, per godere impensabili occasioni.
L’armadio di casa, in cui abiti e cappotti sono ordinati per colore, non è mai l’arruffato arcobaleno di una partenza improvvisa o della fine di un viaggio.
I pensieri si accavallano, cercando di capire se fare i bagagli è fortuna possibile o scelta consapevole. L’educazione familiare può lasciare il posto a necessità e stimoli diversi.
Il senso dello spazio oltre una siepe origina dallo studio, dal voler saltare quella siepe; qualche graffio guarisce in fretta.
E’ paura dell’ignoto. E’ paura della indispensabile solitudine che serve per non perdere il treno delle opportunità. E’ paura della libertà, della alterità, contrapposta all’identità, alla sicurezza del quotidiano.
Qualsiasi sia la meta, è sempre una questione di scelta, di rinuncia a qualcosa per accogliere il nuovo.
La sicurezza, la conoscenza non sono in vendita, non si possono obliterare, sono il risultato di uno sforzo che le precede.
“Ti aiuto io. Se decidi di partire, facciamo insieme il biglietto. Non ti perderai. Quando avrai assaporato il gusto del rinnovamento, fare i bagagli sarà meglio che fare cambi di stagione.“
Buon viaggio.
“E’ ben difficile, in geografia, come in morale, capire il mondo senza uscire di casa propria.” Voltaire