Guru della seduzione
Written by paola on maggio 11, 2021
Il titolo è volutamente asessuato, per evitare un torto professionale a qualcuno.
Confesso, alcun* ho seguito per un po’ di tempo, si sa mai che, sdoganata la sesta decina, giunga il momento di porsi delle domande. Non serve, ti offrono domanda e risposta.
Basta collegarsi, iscriversi al canale e mettere almeno un like; meglio se si espongono, a commento, le proprie turbe e blocchi, di partenza. Il resto viene da sé.
“Ascoltando di”, si inizia a pensare in quale parte di memoria siano stati relegati gli errori di una vita, che poi tanto male non è.
Per i temi trattati, non basta un cielo con nuvole come quelle di oggi, che sembrano morbide tende a proteggere noi e la terra.
Non si può dire che non siano brav* guru della seduzione, non si può dire che i seguaci siano pochi, non privi di problemi.
La location è tutto, si va dalla poltrona presidenziale, ad un salotto profumato con un’intera fioreria presa in affitto, ad un prato verde, altamente contrastato e saturato con un solo albero, da frutto.
Abbigliamento: T-shirt all’Armani, rigorosamente scura, per l’uomo, vestito Bon Ton e tacco medio per la donna; poco trucco, niente concorrenza sleale, ci sono donne che non sanno truccarsi.
Nell’epoca del touch, è in auge il campanellino, ricordi infantili di pascoli tintinnanti o di antichi richiami della servitù.
E suona!
“Oggi si parlerà di come farl* impazzire.”
C’è da chiedersi se il genere umano sia messo così male. L’oroscopo del desiderio e della seduzione prevede un unico segno, buono per tutti. Un elenco di suggerimenti, guru più esperti ne erogano una decina, i meno invasivi non più di cinque. Aiutano lo stolto anche con il gesto con le mani, a volte non si conta nulla.
Il sistema ha due passaggi fondamentali: smontare ogni umana certezza, fatta di errori e qualche sufficienza, rimontare la macchina della seduzione un pezzo alla volta.
L* cerchi? Non devi cercarl*. Ti chiama? Non devi rispondere. Ti manda fiori o il profumo preferito? Cestinare.
Gli/le dici che ti manca? Gravissimo errore di strategia, mai far capire all’altr* che è importante, anzi, meglio se l* si fa sentire pure un po’ ebete.
Tu, uomo, pensi di conquistarla con un solo messaggio, senza mai chiamarla o invitarla fuori? E in più non le paghi la cena? Sei da ricovero. Le mani devono essere curate, se non hai lucido da scarpe, indossa scarpe in nabuk. Poco dopo barba, magari è intollerante. Se lo è a tutto, scappa.
Tu, donna, sii femminile, metti il tacco. Superga – nome riconducibile al germanico Sarra-berg, ovvero monte della collina, o all’esistenza di una statua della Madonna, collocata nel tardo Medioevo sotto un loggiato di piante, da cui Santa Maria sub pérgula – è solo il colle più alto di Torino. Truccati, ma non mascherarti, cadono i miti. Sii composta, ammiccante, tenera, uditrice attenta.
Non ragionare, inutile al primo appuntamento. Al riguardo, c’è un articolo di approfondimento nel guru-blog, a pagamento.
I sette minuti di saggezza amorosa e amorevole, in pillole da deglutire senz’acqua, durano una media di sette minuti; seguono i saluti di rito, non prima, però, che occhi penetranti e parole sussurrate buchino lo schermo, invitando alla meditazione e suggerendo di mettere in pratica quanto espresso per non meno di tre mesi.
Passati i tre mesi?
E’ spuntato il sole. Non meno di diecimila passi al giorno mantengono sani corpo e mente.
Buona passeggiata.