Sperimentare un’amicizia.

Può non essere il termine adatto, ma contiene un concetto che lo plasma: il tempo.

Amicizia a pelle è altra cosa. E’ una sensazione positiva che differenzia dal fastidio o dal rifiuto epidermico immediati verso qualcuno. Per assurdo non esiste. La modernità la chiama feeling.

Amicizia, l’altra amicizia, necessita di ampolle, di bricchi e di fiammelle che scaldano, di centrifughe o filtri che separano. Un po’ come il sangue.

Di Sangue si tratta. Amicizia è sangue, che scorre, due colori, blu o rosso, insegnavano a scuola.

Sperimentare. Piccole gocce bastano per poter scrivere nel cuore un sì senza remore, nè sbaffi.

Chini su tavoli, o nuvole, o spiagge, o metropoli a trascrivere i risultati dell’esperimento piu’ importante nella vita di ciascuno, nello scorrere del tempo si impara, si capisce, si fissa, si appallottola l’ennesimo appunto, si cestina.

L’ Amicizia vera è quella che non infrange vetri soffiati, non intasa i filtri nella procedura della separazione tra valori veri e sciocchezze.

Amicizia è donare il sangue, se serve. Non è prelievo di energie e sicurezze per farle proprie.

Bucare i sentimenti per egoistica necessità porta al dissanguamento. Di se stessi.

Non bastano sacche di scuse o di false verità.

Il tempo di attesa per avere i risultati è prezioso, meticoloso, attento.

Scambiare l’Amicizia, senza conoscerne il gruppo, è un rischio che non paga.

Non c’è ticket morale che tenga.

L’esame è annullato. Si annulla da solo.

Il privilegio dell’esenzione consente la libertà da un obbligo.

Un’altra, paziente storia può prendere il posto.

Un’Amicizia è donazione, la compatibilità è sicurezza di reciproco sostegno.

I Valori, goccia a goccia.