Forse Giotto aveva ragione
Written by paola on ottobre 01, 2019
C’erano una volta i centrini di pizzo.
Quelli che le nonne, le bisnonne o le vicine di casa regalavano a Natale. Ci voleva un’estate intera per finirli.
Acqua e zucchero, in ammollo per ore, poi asciugati sotto un peso. Rigidi, bianchi, inutili, arrivavano avvolti con la carta del Natale precedente. Il fiocco era a completare, solo se conservato dall’uovo di Pasqua.
Nemmeno pensare di buttarli, finivano sotto una pianta o sotto l’immagine del santo protettore.
La torta calda appena sfornata avrebbe sciolto il collante dolce dei ricami.
Il vinile cantava.
Nero, lucido, tutto pieno di righe.
In mezzo un buco, circondato da un anello di carta con nome del cantante, canzone, casa discografica e altre amenità troppo piccole da leggere.
Dal latte a non avere l’età, era una corsa a mettere da parte le lire che sarebbero servite per comprarlo.
La frenesia non era tanto riuscire ad averlo, quanto entrare nel negozio di dischi e scorrere con le dita i desideri neri allineati, appoggiati in piedi a sorreggersi, uno con l’altro.
Romantici, anni venti, gli anni che sarebbero venuti, un’etichetta a matita divideva i generi.
La parola, “genere”.
Emanavano un odore strano, di carta stampata misto alla passata modernità del materiale inciso.
Era prassi la raccomandazione di non graffiare il tracciato e non metterci le dita.
Bisognava prendere in mano il disco, tenendolo con un dito sul bordo e uno nel foro centrale.
A casa era festa, nel momento esatto in cui la puntina iniziava a riprodurre suoni e voci.
Gli occhi chiusi, si poteva sognare.
Il giradischi.
Il cielo era protagonista di ore passate ad osservarlo, a cercare luci velocissime che sfrecciavano per scomparire in un attimo.
Con i piedi per terra non era facile stare.
I fortunati riuscivano a stupire con foto improbabili, pubblicate sul quotidiano locale o poco più.
Era il tempo degli UFO.
La nota che faceva la differenza era sapere e saper pronunciare il significato di U.F.O.
“Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object”
Durissima, ma saperlo era avere più cultura di altri.
Tanto famosi i dischi volanti, che “E. T. Telefono, casa” era l’immaginario di tutti, erano gli anni Ottanta.
Una volta persa la proiezione nelle sale cinematografiche, non c’era possibilità di aspettare un anno per vedere il film comodamente seduti sul divano di casa.
Oggi è storia impolverata. Come la serie britannica degli anni settanta “UFO”.
Per antonomasia è sempre stata rotonda.
Gli attuali emoticons lo confermano, si risparmia tempo cliccando sulla torta di compleanno con le candeline. Buon compleanno, oggi, si risolve così.
Il momento magico era la cascata di neve dolce che dal colino scendeva a vestirla a festa, mettere un dito inumidito sotto lo zucchero a velo in caduta libera sulla pasta ancora calda, rubare un po’ di dolcezza.
Servivano maestria, velocità.
I pochi soldi o il piacere di tutti prediligevano la torta di mele.
La gara entusiasmante era strappare per primi il ricciolo più caramellato delle fettine di mela verde. Restavano un buco e le sgridate di nonna. L’incanto vero era tutto lì.
Un bacio anziano e pieno d’amore perdonava la fanciullezza del gesto.
Altri piattai. Ai tempi delle mele o delle torte di mele, era fatica riuscire ad avere la ricetta di nonna Pina.
I segreti in cucina restavano segreti.
Coincidenza o modernità poco importa, l’oggi, per funzionare, ha bisogno di tutt’altra ricetta.
Ha bisogno di noi.
Il cerchio perfetto delle piattaforme non gira senza dati personali, concessi spesso con leggerezza, archiviati ed elaborati da meccanismi sempre più raffinati.
Di integrale rimane solo la nudità, tutti re e regine.
Evoluzione della specie, speciale evoluzione.
Contenti di non pagare, “gratis” avvolge e stritola.
Girando in tondo, in lungo e in largo, con la sensazione di essere cittadini del mondo, rotondo pure lui, è puro benessere. Estetica, estetismi, inestetismi.
Con tanta o poca coscienza e scienza, la chirurgia risolve, arrotonda, arrota.
Sempre cerchi perfetti, sfilati nei contorni, affilati.
E’ arrivato l’arrotino.
Giotto di Bondone conquistò un Papa con la semplicità di un tratto.